Il legno, da sempre, un vero amico dell'ambiente
Per fare un bilancio ecologico comparativo tra un edificio in legno ed uno costruito con materiali edili convenzionali, la valutazione deve essere fatta su un arco di temporale di 50 anni, considerando le fasi di realizzazione, manutenzione e smaltimento.
In ogni caso, appare subito evidente che il potenziale consumo di energia necessario per realizzare un edificio in legno è soltanto una frazione minima rispetto alle varianti in mattoni o cemento armato, questo enorme differenziale deriva dal fatto che questi ultimi sono soggetti a un bisogno energetico totale molto alto per la loro produzione, il loro allestimento e il loro smaltimento e contribuiscono in maniera pesante all'effetto serra, al buco nell'ozono e alle piogge acide.
Va considerato inoltre che l’Europa può contare su una grande disponibilità di legno in quanto si utilizzano meno di 2/3 del legno disponibile, ovvero ogni anno nell’UE, crescono alberi per 776 mln di m3 di legno e ne vengono abbattuti circa 490 mln di m3, di conseguenza ogni anno, 286 mln di m3 vengono lasciati nelle foreste contribuendo ad aumentare la superficie forestale.
Il legno contribuisce attivamente alla tutela del clima in quanto ogni m3 di legno assorbe una tonnellata di CO2, ogni tronco utilizzato per ricavare legname lascia quindi spazio a nuovi alberi, aumentando così i serbatoi di carbonio.
Il legno non comporta problemi di riciclaggio e anche in questo caso si rivela particolarmente “amico” dell'ambiente, poiché al contrario dei materiali da costruzione ricavati da materie prime non rinnovabili, il legno strutturale è un prodotto riciclabile e quindi efficiente in termini di risparmio delle risorse per l’intera durata del suo utilizzo.