Valore e durata nel tempo

Tempio di Horyu-Ji, Giappone 711 d.C

La storia a testimonianza di un indiscutibile durata e validità del legno nelle costruzioni

E’ sempre più diffusa la scelta di vivere in una casa in legno di nuova generazione, a cui vengono universalmente riconosciute doti innovative sul fronte della sicurezza antisismica, dell’efficienza energetica, dell’impatto ambientale e del comfort abitativo, requisiti che fanno della casa in legno un investimento immobiliare garantito.

Ciò nonostante molte persone nutrono ancora delle riserve sulle case in legno, sopratutto in merito ad alcuni temi quali la marcescenza, la durabilità e l'attacco da parte di parassiti.

Ma quanto può durare realmente una casa in legno?

La risposta è a dir poco sorprendente, ma andiamo con ordine; il legno può sembrare una novità alle generazioni attuali, ma è in realtà un compagno di vecchia data, dalla notte dei tempi infatti la storia della cultura umana è inseparabilmente connessa al poliedrico impiego del legno nelle costruzioni.

La durata tecnica delle costruzioni in legno può superare, premessa una ordinaria manutenzione, anche svariati secoli, per durata tecnica si intende il lasso temporale considerato dal momento della costruzione di un edificio fino alla sua demolizione, il limite massimo si raggiunge quando le proprietà fisiche e statiche dello stabile non sono più possibili con costi ragionevoli.

Ci sono poi casi limite come il tempio di Horyu-Ji in Giappone che risale al 711 d.C.: una maestosa architettura in legno con oltre quattordici secoli di storia, oppure la chiesa di Urnes in Norvegia, costruita interamente in legno attorno all'anno 1130.

Numerose sono le case in legno secolari presenti nella vecchia Europa, molte di loro sono state realizzate nelle vallate delle zone di montagna dove il legno abbonda, la più antica è a Svitto in Svizzera ed è datata 1287!

Osservando con attenzione i centro storici di molte città, possiamo trovare edifici e chiese medievali o rinascimentali con travi e strutture portanti di legno ancora integri nonostante lo scorrere dei secoli.

Esiste quindi una storia di secoli e millenni a testimonianza di un indiscutibile durata e validità del materiale Legno. Oltretutto le case in legno sono molto diffuse in paesi con condizioni meteorologiche poco stabili o molto variabili, così come in aree dove i movimenti sismici sono frequenti, Australia e Giappone ne sono la prova empirica.

E’ quindi corretto affermare che non abbia fondamento la diffusa convinzione che le costruzioni realizzate per mezzo dell’edilizia tradizionale (mattoni e cemento) siano in grado di fornire una maggiore resistenza di fronte ai fenomeni naturali rispetto agli edifici in legno, del resto basta guardare il passato, anche solo il più recente, per scoprire la verità ed accorgersi ad esempio che il cemento armato già dopo pochi decenni presenta terribili segni di degrado.

Casa Betlemme

Casa in legno antica

Svizzera centrale, 1287 D.C.

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Chiesa di Urnes Norvegia

Chiesa di Urnes, Norvegia 1130 D.C.

Casa Betlemme, realizzata nell’estate del 1287, a Svitto, Svizzera centrale.

Ha la stessa età della cattedrale di Notre Dame a Parigi Casa Betlemme fa parte di un gruppo di dodici antiche case in legno Svittesi che sono tra le più vecchie d'Europa.

La maggior parte di esse sono tuttora abitate e sono state costruite unicamente con travi portanti che si intersecano ricavati da tronchi accuratamente selezionati nelle foreste dei dintorni.

Nelle condizioni climatiche del Medioevo le case in legno erano più confortevoli di quelle in pietra ed erano pertanto le dimore preferite della popolazione, questo tipo di costruzione richiedeva una grande abilità e molto lavoro, il legno veniva tagliato quando era ancora verde e flessibile, poiché più facile da segare.

L'abitazione andava costruita tra la primavera e l'autunno, per cui era necessario un vero e proprio lavoro di squadra.

Le case erano piuttosto anguste, finestre piccole e poche, per cui gli ambienti erano inevitabilmente scuri. I soffitti bassi, al massimo 190 centimetri, ne accentuavano l'aspetto cupo. L'archeologo Georges Descoeudres ha studiato questo gruppo di case concentrandosi soprattutto sulle date esatte di costruzione grazie alla dendrocronologia, un sistema di datazione a partire dagli anelli visibile nella sezione trasversale del tronco degli alberi, "queste case sono sopravvissute – spiega l'archeologo – perché sono sempre state abitate e conservate in buono stato”.

Settecento anni dopo quella casa è ancora lì, intatta, il suo statuto di edificio in legno più vecchio d'Europa, gli è valso la trasformazione in museo.

Il destino ha voluto che Casa Betlemme sopravvivesse ai segni del tempo, a un incendio che nel XVII secolo distrusse parte del villaggio e a un litigio che nel 2001 sfociò nello smantellamento di un edificio ancora più vecchio, Casa Niederöst.